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Esperienze di Allevamento di Pterophillum scalare

Lo Pterophillum scalare, chiamato comunemente pesce Scalare o anche Pesce Angelo (per la forma delle sue pinne) è il più popolare e probabilmente il più elegante dei pesci tropicali d’acqua dolce.

Scoperto negli afluenti del Rio delle Amazzoni  nei primi del 1700 fu dapprima chiamato Scalaris poi classificato in modo definitivo dallo zoologo Jakob Heckel che gli diede il nome Pterophyllum, dal greco ptero (ali, o pinne nel caso si parli di pesci)  e phyllon (foglia) ed inserito nella famiglia dei Ciclidi.

Scalari - Cure parentali

La riproduzione dello Scalare è molto semplice ed affascinante se effettuata con il metodo naturale, cioè lasciando crescere la prole insieme ai genitori. Purtroppo molte varietà “moderne” di Scalari, hanno perso da generazioni l’istinto alle cure parentali tipiche della specie.

Per ottenere il maggior numero di avannotti è quindi utile, dopo la deposizione e fecondazione delle uova, togliere il substrato (di solito una foglia larga, meglio se sintetica) e trasferirla in una vaschetta di pochi litri per la schiusa (vanno bene vaschette in plastica da 10/15 litri). Nella vaschetta mettiamo l’acqua tolta dalla vasca dei riproduttori nella quale viene usata acqua con conduttività attorno ai 150m/S acidificata tramite Tropicaldrops per raggiungere un pH di circa 6. Creiamo un leggero movimento dell’acqua tramite un tubicino collegato ad un aeratore (senza pietra porosa) e posizioniamo un Mini Oxydator per assicurare la giusta quantità di ossigeno. Se l’ambiente è freddo, sarà necessario usare un piccolo riscaldatore termostatato (25 o al massimo 50W), tarato a 26/27°C. Null’altro, niente filtri!
L’acqua non verrà cambiata fintanto che gli avannotti inizieranno a cibarsi di naupli di Artemia salina appena schiusi (circa una settimana dopo la deposizione).

Scalari - Deposizione uovaScalari - Allevamento artificiale

 

 

 

 

 

 

Passati circa 7 o 8 giorni di alimentazione esclusivamente a base di Artemia viva, iniziamo lo “svezzamento” mescolando ai naupli una piccola quantità di Microgranuli Baby.
A circa 12/15 giorni di nuoto libero, si alimenteranno gli avannotti con Microgranuli Baby, Chironomus  liofilizzato polverizzato e Artemia liofilizzata Arricchita e non sarà più obbligatoria la somministrazione di naupli di artemia vivi.
Sarà necessario sostituire l’acqua presente nella vaschetta tutti i giorni, facendo attenzione alla temperatura. Eventuali sbalzi di temperatura, anche solo di 1 grado C., possono causare malformazioni alle pinne dorsali.
Quando inizieremo a vedere ben formata la pinnetta dorsale tipica degli scalari, sposteremo gli avannotti in una vasca di dimensioni adeguate al numero dei pesciolini (due litri a pesce possono essere sufficienti per i primi due mesi), munita di filtro biologico attivato battericamente con Aktivedrops.

 

Allevamento Scalari (Mario Trioli 1998) 

 

Infine sarà sufficiente tenere ben pulito il fondo dell’acquario (per ciò è meglio non avere ghiaia sul fondo) ed effettuare un cambio parziale del 20% o 30% ogni 3 o 4 giorni. L’acqua potrà essere anche esclusivamente di rubinetto ma pretrattata con Biodrops per eliminare il cloro e neutralizzare i metalli pesanti.

 

Allevamento Scalari (Mario Trioli 2001)

 

Aggiungeremo inoltre Tropicaldrops, necessario per fornire il giusto equilibrio di oligoelementi e soprattutto di acidi umici, coadiuvanti per una perfetta formazione dell’apparato branchiale.

 

Allevamento Scalari (Mario Trioli 2005)

 

Mario Trioli 1999 / rev. 2000