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Esperienze di Allevamento di Ancistrus

Nelle vasche dove alleviamo i Discus non mancano mai gli Ancistrus, timidi Loricaridi amazzonici che aiutano a mantenere puliti gli acquari da residui di cibo e alghe.

Del genere Ancistrus ne esistono varie specie, quelli che abbiamo riprodotto sono gli Ancistrus dolichopterus sia nella colorazione ancestrale che albini.
Scoperti da Kner verso la metà dell’800 negli affluenti del Rio delle Amazzoni nei pressi di Manaus gli Ancistrus sono Loricaridi di dimensioni contenute, il maschio raggiunge al massimo i 15 cm. mentre la femmina non supera i 13 cm. E’ molto evidente il dimorfismo sessuale già negli esemplari semiadulti (7/8 cm), il maschio possiede delle ramificazioni oltre a vicino alla bocca come nella femmina, anche sulla fronte. Possono vivere in acqua sia tenera sia media, con pH da 5.5 a oltre pH 7 ed un largo spettro di temperatura (da 23 ad oltre 30°C.).
Da adulti prediligono un’alimentazione vegetariana mentre da giovani va benissimo qualsiasi cibo, in scaglie, granuli o liofilizzati contenenti proteine animali.

L’ACQUARIO IDEALE
La vasca per la riproduzione potrà contenere anche solo 50 litri d’acqua, meglio se priva d’illuminazione artificiale, possibilmente schermata dai raggi solari diretti e posta in luogo tranquillo. E’ consigliato un buon movimento dell’acqua,   soprattutto in superficie per favorire lo scambio gassoso.

L’ALLESTIMENTO DELL’ACQUARIO
Quando si vuole studiare attentamente la riproduzione di pesci e si vogliono mantenere bassi i livelli di inquinamento è sempre consigliabile allestire una vasca priva di materiale di fondo. Si posso comunque inserire una o più radici di torbiera e volendo anche piante a foglie robuste legate ad una pietra. Il rifugio ideale per la riproduzione è costituito da un vaso di terracotta opportunamente rotto o da un tubo di plastica, tagliato in modo da creare una galleria. Le dimensione preferenziali della galleria sono:
lunghezza 20cm. e diametro 5 cm.
Dovrà esserci un secondo nascondiglio all’interno della vasca dedicato alla femmina, in quanto il maschio occuperà quello più adatto alla riproduzione.

L’ACQUA
I migliori risultati li abbiamo ottenuti con i valori di acque quasi tenere:
Conduttività  non superiore ai 250 μS/cm
pH 6.6 – 6.9
Temperatura 27°C. (da 26 a 28 può andare bene)
Per la preparazione dell’acqua consigliamo di usare, una parte di acqua osmotica miscelata ad acqua di rubinetto pretrattata con SHG Biodrops e qualche goccia di Tropicaldros.

LA RIPRODUZIONE
Dopo un massiccio cambio d’acqua di almeno un 60% per simulare l’inondazione della foresta causata dalle piogge (con apporto di acqua ricca di sostanze umiche, ossigenata e portatrice di cibo), la femmina entrerà nella tana, deporrà e sarà scacciata dal maschio dopo la fecondazione. Il maschio a questo punto, radunerà le uova vicino a se e cercherà di mantenerle sotto la bocca a ventosa per i 5/6 giorni necessari per la schiusa. Quando le uova schiuderanno e per almeno una decina di giorni, le larve verranno custodite gelosamente dal padre. Generalmente una covata comprende dalle 40 alle 120 uova, quelle difettose vengono mangiate dal genitore onde evitare che eventuali muffe compromettano tutta la covata.

L’ALIMENTAZIONE
Quando gli avannotti avranno raggiunto un centimetro di lunghezza, usciranno dal rifugio per cercare cibo. L’alimentazione potrà essere composta da Spirulina in Fiocchi sminuzzata e dalle pastiglie Plecotabs. Anche l’Artemia Liofilizzata potrà andare bene, ma non più di due o tre volte alla settimana. Gli avannotti di Ancistrus sono altresì ghiotti di naupli di artemia salina che raccolgono dal fondo della vasca.

Mario Trioli – gennaio 2000